CERCA PER RIFERIMENTO
COMPLESSO STORICO RESIDENZIALE AD AGAZZANO

Riferimento | 472 |
Località | Agazzano |
Prezzo | Trattative riservate |
Tipologia | Complesso storico residenziale |
Mq | 2.200 |
Terreno | 440.000 mq |
Descrizione | Antica e prestigiosa proprietà situata sulle prime colline piacentine, in comune di Agazzano, a soli 16 km dall’autostrada A 21 Torino/Piacenza e a 20 km dalla A1 Milano/Bologna. La proprietà è costituita da villa padronale e oratorio consacrato settecenteschi, torretta medievale, corte agricola con edifici rustici annessi e case coloniche, il tutto circondato da un fondo agricolo di ca 44 ha di terreno, di cui 36 destinati a seminativo, 6 a bosco e 2 a spazi non coltivati, compresa la corte agricola. Sul fondo agricolo insistono un bacino artificiale ed un lago alimentato da una sorgente. La villa e le sue dirette pertinenze, di notevole valore storico-architettonico, sono ulteriormente arricchite da diversi corpi di fabbrica, abitativi e rurali, che si sviluppano intorno alla corte agricola. Questa proprietà sorge sulle prime colline, in un lembo di territorio che affaccia, fra vigneti e boschi cedui, direttamente sulla valle del Tidone, lungo la sua sponda orientale. Dalla vicina pianura si elevano, con dolcezza, i declivi e pendii che si inerpicano sulle colline di Montecanino, per poi spingersi sui nostri appennini. Questa proprietà ha una storia antichissima, testimoniata già dal nome di origine celtica. La dominazione romana lascia diverse tracce: Guadernago stessa è citata sotto il nome di Fundus Caturniacus nella famosa Tavola Alimentare di Traiano, rinvenuta a Velleja, mentre reperti di un sepolcreto romano sono stati ritrovati sul fondo negli anni Cinquanta. Ai segni della romanità si sono sovrapposti quelli medievali, di cui resta traccia nella torretta e nelle parti più antiche del complesso. Dalla metà del XVI secolo è documentato che Guadernago appartiene alla nobile famiglia Coppalati e nel 1630 diventa possessione dell’abbazia di S. Sisto, una delle più antiche e importanti del territorio, come fondo agricolo e residenza di villeggiatura dei padri benedettini. Nel settembre 1773 l’arciduchessa d'Austria Maria Amalia, sorella di Maria Antonietta regina di Francia e figlia dell'imperatrice Maria Teresa, soggiorna a Guadernago. Nel 1843 la tenuta è acquisita dal nobile Pietro Sforza Fogliani, ai cui eredi tuttora appartiene. Il figlio Giulio, filantropo e patriota, organizzò un servizio di posta da Guadernago a Torino via Stradella. Una volta cadute le frontiere, Cavour stesso fu ospite a Guadernago. LA CASA DI SAN BENEDETTO Le case coloniche presentano ancora oggi toponimi legati ai possedimenti dei monaci benedettini di San Sisto: la casa di San Benedetto consta di due appartamenti recentemente ristrutturati per complessivi 230 mq ca, grande terrazza, giardino, tavernetta con forno a legna, un’ulteriore unità non ristrutturata e ha annessa una grande stalla con fienile e portico. LA CASA DELLA MADONNA La casa della Madonna consta di una unità immobiliare ristrutturata su due piani fuori terra più solaio parzialmente abitabile, giardino antistante e retrostante con rustico annesso; all’abitazione principale fa riferimento anche un sistema complesso di stalle, portici e fienili da recuperare, attualmente utilizzati a deposito o ad autorimessa. LE CASE NUOVE Questa casa colonica, come sottolinea il suo toponimo, ha origini più recenti: non è infatti censita all’epoca del catasto napoleonico nel 1822; essa consta attualmente di 4 appartamenti (due di ca 114 mq e due di ca 100 mq più il vano scale), di proprie pertinenze destinate a giardino e orto, oltre che di due piccoli corpi rustici con porcilaie, forno e fienile, attualmente usati come depositi. |
Fotogallery
Richiedi informazioni per questo immobile
I campi contrassegnati da * sono obbligatori